Case della Salute: tassello indispensabile per la rete dei servizi
Il Gruppo di lavoro sulla Sanità del circolo PD di Alba ha visitato la struttura realizzata a Parma.
Il gruppo di lavoro Salute e Sanità del circolo albese del PD prosegue l’attività concentrandosi sul progetto delle future Case della Salute.
Infatti, secondo un programma confermatoci anche dal dottor Danilo Bono direttore dell’ASL CN2 Alba-Bra, contemporaneamente all’entrata in funzione del nuovo Ospedale a Verduno, sarà indispensabile organizzare una rete di servizi sanitari territoriali integrata con l’attività ospedaliera e con i servizi sociali. Tra i punti nodali di questa rete ci sono le cosiddette Case della Salute. La Giunta regionale ha previsto 66 strutture in Piemonte, veri e propri centri attrezzati che ospitano ambulatori, medici di famiglia, specialisti e infermieri, punti prelievi e servizi assistenziali.
Un esempio particolarmente virtuoso è quello rappresentato dal sistema delle Case della Salute dell’Emilia-Romagna che rappresentano un esempio organizzativo virtuoso ed efficiente.
Per studiare da vicino questo modello lo scorso 9 marzo una delegazione del Partito Democratico (composta da due medici, Roberto Giachino ex Medico di Medica Generale che si è offerto ad accompagnarci e la sottoscritta, dal segretario del Circolo William Revello, dalla Consigliera Pierangela Castellengo e dall’Assessore Elena Di Liddo) è stata accolta nella Casa della Salute di San Secondo Parmense dal direttore di struttura dott. Bruno Bocchi, e dal dott. Paolo Maria Rodelli, Medico di Medicina Generale e Referente della Medicina di Gruppo della Casa della Salute, dalle coordinatrici infermieristiche e dalle operatrici infermiere e tecniche di radiologia, dialisi, fisioterapia e pneumologia.
Nella sede, ristrutturata e resa appropriata dal punto di vista tecnico di un antico ospedale dell’ottocento, dal 2010 lavorano numerosi operatori sanitari e sociali che forniscono una serie di prestazioni di base e specialistiche. La popolazione assistita è di circa 16.000 persone. Sono disponibili degenze per patologie subacute, in analogia con i letti di prossimità istituiti a suo tempo dalla nostra ASL CN2, gestite direttamente dai Medici di Medicina Generale e letti di degenza a fini riabilitativi, in particolare post ictali, in regime sia di Day Service che di ricovero completo. La Casa della Salute di San Secondo è di quelle definite nel piano regionale come “Grandi” ma ne esistono di medie e di piccole .
La struttura è organizzata in tre aree distinte:
1 .Area pubblica con zona accoglienza, Centro Unico Prenotazioni, accettazione, sala d’attesa e servizi di tipo immediato.
2. Area clinica con Assistenza primaria (punto prelievi, ambulatori specialistici, medicina di gruppo con 4 Medici di Medicina Generale e 2 pediatri di libera scelta, ambulatorio infermieristico con osservazione e terapia e consultorio familiare); Servizi sanitari (Centro di Salute Mentale, servizio vaccinale, servizio di igiene pubblica, pediatra di comunità, servizio ADI, servizio di fisioterapia e riabilitazione, servizio di neuropsichiatria infantile, centro disturbi cognitivi, unità di valutazione Alzheimer e valutazione disabilità, ambulatorio di emodialisi, ambulatorio di radiologia ed ecografia e servizio veterinario); Prevenzione (screening collo utero, screening colon retto, screening mammografico); Servizi sociali (assistenti sociali, uffici vari per ausili, patenti, scelta/revoca medico)
3. Area di staff : sale riunioni, sala polivalente, uffici, sedi di associazioni di volontariato.
Percorsi diagnostico-terapeutici integrati sono già attivi per quanto riguarda la Malattia respiratoria cronica (BPCO) , lo Scompenso Cardiaco e il Diabete, con ambulatori e personale dedicato .Una caratteristica particolare degli infermieri delle Case della Salute è quella di essere molto flessibili nella distribuzione del lavoro, data la possibilità di espletare l’orario o parte di orario sia sul territorio sia nei vari ambulatori o Day service . Inoltre lavorano a fianco di altri infermieri, dipendenti non dall’AUSL ma dai medici della medicina di gruppo.
Successivamente durante l’incontro con Nicoletta Paci, assessore del Comune di Parma con delega alla Salute, sono stati rivisti i passi compiuti dall’Amministrazione comunale in accordo con l’Assessorato regionale per l’organizzazione del lavoro e la distribuzione dei costi derivanti dalla parte sociale dei casi presi incarico dalle Case della Salute.
Mavi Oddero
Responsabile Gruppo Sanità e Salute del Circolo PD Alba