PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DEL SINDACO MAURIZIO MARELLO

Programma amministrativo del Sindaco

Maurizio Marello

In questo documento potrei limitarmi a rinviare alla lettura del programma da me depositato in vista delle elezioni dello scorso maggio. Programma che ritengo assolutamente da confermare nel suo impianto e che è comunque complemento essenziale di quanto dirò. Ma è bene tentarne ora una sintesi che tenga conto anche degli eventi, di tutt’altro che irrilevante peso, succedutisi dopo le elezioni.

1.
Come dimostra anche solo uno sguardo veloce a questa sala consiliare, le liste che mi hanno sostenuto hanno voluto portare in Consiglio comunale molte donne e molti giovani, a testimonianza di una scelta ben precisa che guarda al futuro della città. Vogliamo costruire, con le competenze e l’esperienza di tante persone che ci hanno preceduto su questi banchi, una classe dirigente nuova, che tenga sempre al primo posto le esigenze delle persone e che rispetti quei valori culturali ed ambientali intorno a cui si articola il nostro impegno politico.
Una classe dirigente nuova che si prepara ad amministrare una città che si presenti come sempre più gradevole ed accogliente, sostenibile ed intelligente nel modo di abitare, di muoversi, di apprendere, di lavorare, di innovare. Una città che si contraddistingua anche per il suo anelito di solidarietà. Vogliamo non cessare mai di andare avanti, ma senza lasciare mai nessuno indietro.

2.
Sappiamo che, per quanto grande sia la forza di questa città, essa non potrà risolvere da sola i problemi che la preoccupano. Per fortuna, intorno a noi sta un territorio ricco e attivo, che riconosce spontaneamente in Alba il suo punto di riferimento. Insieme al territorio dovremo procedere sempre, cercando tutti i modi per tutelarne e promuoverne le potenzialità. Anche immaginando, come proprio in questi giorni si sta facendo, nuove forme associative che possano riempire quel vuoto di rappresentanza che inevitabilmente si creerà con la prossima scomparsa dell’istituzione Provincia. In queste nuove sedi affronteremo i problemi che sono di tutti.

3.
Quanto ai criteri ispiratori del modo di governare, la mia Amministrazione si è sempre proposta la trasparenza, la partecipazione e la riduzione dei costi della politica, applicandoli nel concreto con provvedimenti il cui effetto è ben noto. Continueremo a badare nelle nomine alla competenza ed alla dirittura morale delle persone ben più che alla loro appartenenza partitica; a privilegiare la trasparenza in ogni atto amministrativo; ad evitare con ogni cura conflitti di interesse e qualsiasi forma di favoritismo e discriminazione; ad erogare contributi sulla base di progetti trasparenti; a gestire il denaro pubblico con la “diligenza del buon padre di famiglia”. Continuerò ad ascoltare le esigenze e le proposte di tutti. Gli strumenti informatici potranno rafforzare il dialogo, la partecipazione, la co-progettazione con i cittadini.
Nei confronti delle opposizioni mi propongo un rapporto di dialogo e di apertura, sperando che vogliano da parte loro assumere un atteggiamento non meramente negativo ma rivolto a cercare insieme il bene della città.

4.
Nel nostro futuro portiamo una identità forte che è fatta di tradizione e di orgoglio, ma anche di innovazione e accoglienza; di lotta per la libertà e la pace; di impresa e di solidarietà; di crescente vocazione internazionale.
Il nostro futuro si baserà ampiamente sul mantenimento e il miglioramento dell’ambiente, sulla crescita della conoscenza, sulla qualità nel lavoro e nei prodotti, sulla solidarietà, sullo sviluppo di relazioni di pace e di scambio,.
Il futuro è già cominciato nelle trasformazioni di molte imprese, nelle scuole, nell’azione amministrativa. Noi collaboreremo a preparare il futuro con il mantenimento quantitativo e qualitativo dei servizi sociali, scolastici, culturali e con progetti, piani, regolamenti, bandi già approvati o in avanzato stato di progettazione che consentono di realizzare grandi trasformazioni.

5.
Abbiamo subito nel recente passato delusioni terribili, con la perdita di alcuni servizi decentrati dello Stato che ritenevamo essenziali. In particolare ci ha turbati la decisione ingiusta ed illogica di sopprimere il nostro Tribunale, che funzionava molto bene. A questa decisione ci siamo opposti con grande forza e ad essa continueremo a non rassegnarci.
Abbiamo conosciuto molte promesse che non sono ancora state mantenute, ma per il cui adempimento ci impegneremo a fondo.
Sappiamo che esse riguardano in primo luogo la grande viabilità. Sono riassunte dagli accordi definiti nell’aprile del 2012, in sede di conferenza dei servizi, ed approvati da tutte le parti in causa come lavori da realizzarsi parallelamente al lotto autostradale Cantina di Roddi – Verduno. Consistono nelle seguenti opere:
– l’adeguamento della tangenziale;
– la strada pedecollinare Est dal nuovo ponte sul Tanaro a via Rio Misureto;
– la strada di collegamento dal Mogliasso al Mussotto lungo lo scolmatore del Riddone;
– la sistemazione della strada Cantina di Roddi – Pollenzo;
– la viabilità di accesso al nuovo Ospedale;
– il terzo ponte sul Tanaro, in regione Mogliasso, che consentirebbe di fluidificare gli accessi di ingresso e di uscita dalla città.
Esse dovranno venir realizzate a carico della società per l’autostrada Asti-Cuneo come opere complementari alla medesima.
Seguiremo con estrema attenzione il problema, avendo cura a che gli accordi sottoscritti vengano rispettati anche nella loro scansione temporale. Da troppo tempo aspettiamo ciò che riteniamo esserci dovuto senza discussioni.
Ma pure altre promesse esigiamo vengano tradotte in realtà. Mi riferisco in primo luogo al completamento da parte della Provincia, nel sito della ex caserma “Govone”, della nuova sede del Liceo artistico. Ciò consentirebbe di liberare una buona metà del complesso della Maddalena e di definire i progetti per il miglior utilizzo di tutto quel grande edificio e dello spazio interno. Ma voglio ricordare anche la promessa elettrificazione della linea ferroviaria Alba-Bra, che darà modo di attestare ad Alba il terminale di una linea del Sistema ferroviario metropolitano. Ed, infine, la vecchissima promessa dell’Anas di realizzare la rotonda di collegamento tra la tangenziale, la strada con Piana Biglini e quella per Scaparoni.
Non risparmieremo tempo e fatica per far giungere a termine queste realizzazioni.

6.
Molta cura porremo alla migliore utilizzazione del patrimonio immobiliare del Comune. Proseguirà l’azione volta ad ottimizzare l’utilizzo degli spazi ed a ridurre i consumi energetici. Definiremo progetti per la destinazione di complessi edilizi importanti e pregiati, come il palazzo della Maddalena, l’ex Mattatoio e l’immobile di parziale proprietà in via Manzoni. Abbiamo in programma il recupero del fabbricato di via Fiume (ad oggi chiuso per inagibilità) e della palazzina già del custode del Cimitero urbano. Per lo stesso edificio degli Uffici giudiziari, qualora risultasse l’impossibilità di prevederne un utilizzo in continuità alla destinazione attuale, dovrà essere studiato un piano apposito.
Altri immobili, edifici o terreni, non occorrenti a scopi istituzionali verranno ricompresi in un nuovo piano di alienazioni e valorizzazioni, prevedendone la dismissione a privati per poter disporre di risorse economiche da destinare a nuove opere.

7.
Scrivevo nel mio programma elettorale:
“Non voglio presentare un “libro dei sogni”. Sarebbe illusorio, ed irrispettoso nei confronti dei cittadini. Voglio invece sottoporre agli elettori un concreto programma di governo. Devo quindi essere schietto su un dato fondamentale: le risorse di cui potremo disporre non cresceranno, anzi temo che possano anche diminuire, con il graduale venir meno dei trasferimenti statali. Ma resta fermo il nostro impegno di fare tutto quanto possibile per non abbassare il livello quantitativo e qualitativo dei servizi che il Comune rende ai cittadini”. Ed indicavo una serie di strade da percorrere per raggiungere questo risultato, che qui non ripeto rimandando a quel documento.
Continuavo affermando testualmente: “nei limiti del possibile, a meno di tagli veramente insopportabili e a patto di poter mantenere quantità e qualità dei servizi erogati, non intendiamo aumentare le tasse locali”.
Purtroppo, persin prima di quanto potessimo attenderci, le peggiori previsioni si stanno verificando. Già in riferimento al 2014, norme legislative intervenute in piena campagna elettorale ci obbligano a ridurre la spesa corrente di 340.000,00 euro. Non solo ma, quasi imputandoci di non aver applicato a tutti i cittadini oneri fiscali che non avevamo ritenuto necessario imporre e per venire incontro, sulle spalle di chi si è sempre ben comportato, ai debiti ed alle allegre spese di chi sempre ha amministrato con ben minore senso di responsabilità, ci vengono tagliati i trasferimenti statali nella misura di ben 1.500.000,00 euro. In sostanza, tali trasferimenti vengono dimezzati.
Ben poche sono le spese superflue da ulteriormente tagliare nel nostro bilancio, a meno di azzerare radicalmente alcuni servizi, cosa che non intendiamo fare. Abbiamo già ridotto in misura più che consistente le spese della politica, e non ci pare giusto andare oltre. Le società nostre partecipate (cui pure abbiamo chiesto ogni sforzo per ridurre le loro spese) sono tutte in buone condizioni economiche e non sottraggono alcuna risorsa al Comune. Abbiamo già diminuito in una misura che ormai giunge al 15% il numero, che già non era alto in partenza, dei nostri dipendenti ed ora ogni ulteriore diminuzione comporta seri problemi di efficiente gestione di molti servizi. Comunque, opereremo in modo da attuare il richiesto taglio della spesa corrente.
Quello che non riusciamo in alcun modo a fronteggiare è la riduzione dei trasferimenti statali, contro la quale – d’intesa con molti altri comuni – stiamo anche predisponendo un ricorso per via amministrativa.
Dobbiamo anche dire con fermezza che non riteniamo corretto, per superare questa grave contingenza, ricorrere ad alcun tipo di artifici di bilancio.
Siamo quindi costretti a programmare un inasprimento del carico fiscale sui cittadini. Una operazione che non avremmo mai voluto fare, consapevoli della situazione di crisi che la nostra economia nel suo complesso e tutte le nostre famiglie stanno soffrendo.
Ma siamo serenamente convinti che, non procedendo in questo modo, saremmo obbligati ad incidere in modo molto significativo sulla quantità e sulla qualità dei nostri servizi, cosa che arrecherebbe ai cittadini, ed in specie a quelli già più in difficoltà, danni ancora maggiori.
Comunque, nel proporre questa rimodulazione di alcune imposte locali, intendiamo confermare i criteri che già nel programma elettorale avevamo indicato, facendo in modo che gli oneri fiscali siano distribuiti, per quanto possibile, equamente, tenendo conto dei redditi familiari. Inoltre, ci impegniamo a studiare l’applicazione delle modalità più semplici per il pagamento delle tasse.

8.

Efficienza energetica, mobilità pulita, attenzione all’ambiente in tutti i suoi aspetti; impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione; sviluppo del capitale umano, intellettuale, sociale sono i fattori, non disgiunti dalla solidarietà, per un nuovo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita. Sono gli elementi fondanti di quella “città smart” che noi vogliamo Alba diventi sempre di più.

Alba “smart city” è un obiettivo ambizioso, ma lo vogliamo perseguire con concretezza e tenacia. La nostra deve diventare, appunto, una città “intelligente”, capace di investire sulle nuove tecnologie, giocando su di esse per creare sviluppo, ma sempre in modo sostenibile.

Punto essenziale di questa strategia è la volontà di puntare in modo assai deciso, in adempimento agli impegni assunti in sede europea con l’adesione al Patto dei Sindaci, sulla fedele attuazione del “Piano d’azione per l’energia sostenibile” (PAES), che entro il 2020 dovrà portare alla riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi energetici ed all’aumento del ricorso a fonti energetiche rinnovabili, così come previsto dal Protocollo di Kyoto.

Sulla falsariga di questo strumento, intendiamo procedere alla regolazione dei consumi energetici degli edifici comunali; alla sostituzione delle lampade votive cimiteriali; alla progressiva sostituzione degli automezzi del parco comunale con vetture alimentate con carburanti a ridotta emissione di CO2; a tener conto negli acquisti di criteri ambientali. Favoriremo il progettato impianto idroelettrico sul Tanaro da 12.100 MWh (che potrà anche rendere navigabile ad uso diportistico un tratto del fiume).
In campo ambientale, è di imminente conclusione la definizione degli scenari di rischio per la protezione civile (adempimento che, dopo vent’anni, riteniamo imprescindibile per testimoniare che la grande alluvione del 1994 ci ha impartito una lezione che non vogliamo né possiamo dimenticare). Daremo nuova enfasi alle iniziative di mantenimento delle imponenti opere di arginatura dopo di allora costruite, richiedendo periodiche puliture dell’alveo dei corsi d’acqua. Faremo osservare le disposizioni miranti ad evitare di costituire nuove situazioni di pericolo. Solleciteremo il continuo aggiornamento delle benemerite associazioni di protezione civile.
Sta andando a regime l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica, che consentirà di rinnovare tecnologicamente gli impianti e di garantire un uso più efficiente e meno costoso dell’energia elettrica ed una gestione coordinata del sistema mediante modalità di telecontrollo. Inoltre le nuove infrastrutture potranno permettere nuovi servizi: ad esempio, per incrementare la sicurezza dei cittadini ed il controllo del territorio attraverso l’installazione di telecamere; per rafforzare le capacità di monitoraggio del traffico e di governo della sicurezza stradale; per dare la possibilità di un più ampio e continuo monitoraggio ambientale e quindi prevenire e ridurre i fenomeni di degrado. Tutto ciò si collega strettamente con l’obiettivo di estendere e potenziare la rete in fibra ottica per consentire ai cittadini e, soprattutto, alle imprese di usufruire di una più veloce connettività in banda larga.
Ci impegneremo a migliorare ed incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, portandola verso il 70%, e nello stesso tempo promuoveremo campagne per la riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti.

9.
Solleciteremo con insistenza il definitivo parere della Regione sul nuovo Piano regolatore, apportandovi nel tempo più breve possibile le correzioni che potranno eventualmente essere richieste per rendere finalmente operativo nella sua interezza il progetto che disegna il futuro sviluppo della città.
Per intanto intendiamo favorire l’attuazione del Piano avviando le trasformazioni previste sui beni comunali, come il nuovo centro civico di piazza Prunotto. Ci adopreremo per la realizzazione dei previsti nuovi parcheggi attorno alla città, come tassello essenziale per giungere ad una più ampia pedonalizzazione del centro storico.
La riqualificazione energetica degli edifici esistenti (pensiamo ad esempio ai grandi condomini) e la costruzione dei nuovi con criteri rivolti al risparmio energetico e all’uso di materiali ecocompatibili rappresenta il futuro dell’edilizia. La ripresa del settore edile deve avvenire sulla base di questi principi. In questo modo otterremo il vantaggio di diminuire la cementificazione del suolo rendendo le nostre città più vivibili e migliorando l’ambiente. In quest’ottica, opereremo per la formazione di un nuovo regolamento per l’efficienza energetica degli edifici residenziali, nuovi e riqualificati, e per la promozione di maggiore efficienza dei consumi elettrici nell’edilizia residenziale e negli esercizi commerciali. Tale regolamento, già redatto a livello tecnico, dovrà essere confrontato con le categorie imprenditoriali e professionali, discusso e approvato prevedendo una parte di requisiti obbligatori, che dovranno essere sempre garantiti, ed una parte di requisiti facoltativi, il cui rispetto darà diritto ad agevolazioni a favore dell’operatore.
Una delle cure principali dell’Amministrazione sarà rivolta a dare risposta alla domanda di case a prezzi di affitto accessibili, che la crisi ha fatto impetuosamente crescere.
Cercheremo le necessarie intese con i privati per portare a realizzazione due progetti di ampio respiro come gli studi di fattibilità per corso Barolo e per via Garibaldi al Gallo, per un complesso di 318 alloggi. Favoriremo le iniziative che potranno venire da Fondi di investimento per l’housing sociale.

10.
La città da abitare richiede un continuo adeguamento dei suoi spazi e delle sue infrastrutture: piazze, aree mercatali, parchi e giardini, parcheggi, cimiteri, fognature, non dimenticando le frazioni. Senza fare una noiosa elencazione di piccoli lavori, ricordo solo il raddoppio della condotta fognaria di corso Europa, di cui sono in corso i lavori, e il similare intervento già progettato in corso Langhe. Intendiamo inoltre provvedere alla sistemazione dei marciapiedi di corso Cortemilia e di via Dario Scaglione, al nuovo assetto di corso Italia, via Pola e piazza Risorgimento ed alla realizzazione della rotatoria di strada Occhetti.
Le aree verdi fruite dai bambini, dalle famiglie, dagli anziani richiedono una continua manutenzione e il periodico rinnovo delle attrezzature. In certi casi possono essere utili delle recinzioni. Con le risorse disponibili, cureremo la massima vivibilità di questi
luoghi di ritrovo protetti e familiari.

11.
La città che vogliamo deve essere anche una città sicura. Continueremo nella collaborazione avviata attraverso convenzioni tra Alba e i Comuni vicini per la polizia urbana, nella collaborazione con i Carabinieri ed in quella con associazioni che si prestano ad essere presenti in luoghi delicati ed a segnalare gli eventuali casi da tenere d’occhio. Inoltre, provvederemo a migliorare l’illuminazione pubblica e ad accrescere la presenza di telecamere.
Una convivenza civile e serena si basa comunque in primo luogo sul rispetto da parte di tutti i cittadini delle regole, dalla gestione dei rifiuti ai divieti di sosta, dalla cura per il verde agli schiamazzi. Da parte nostra promuoveremo apposite campagne e insisteremo sulla vigilanza affinché le regole siano rispettate.

12.
Il Piano regolatore ha definito una nuova rete stradale esterna che permetterà di non attraversare la città e una serie di parcheggi attorno al concentrico che consentirà di lasciare l’auto ai margini e di proseguire a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Quanto alle comunicazioni ferroviarie, tenendo sempre lo sguardo fisso ad una metropolitana di superficie quale prevista nel Piano regolatore, non cesseremo di perseguire ogni via per giungere alla riattivazione della linea per Asti ed Alessandria, che riteniamo importantissima sia per fluidificare il traffico locale di lavoratori e studenti pendolari sia in funzione di linea con vocazione turistica, collegando essa le principali aree comprese nella protezione Unesco.
Per ciò che riguarda la mobilità urbana in senso stretto, l’obiettivo che ci proponiamo è quello di andare avanti con la graduale pedonalizzazione del centro storico. Le storiche obiezioni sembrano ormai superate, anche perché lo sviluppo impetuoso del movimento turistico ci impone di seguire questa via.
Rimangono da superare i problemi collegati alla presenza nel centro storico di alcune strutture scolastiche (specialmente quelle per l’infanzia). Abbiamo già avviato colloqui con la società che gestisce i parcheggi blu, cui la precedente amministrazione ha sostanzialmente appaltato l’uso del centro storico per i prossimi 15 anni. Intendiamo cercare di concordare come liberare del parcheggio le zone centrali riservando ad esso strutture (anche nuove) tutt’intorno alla cerchia dei viali di circonvallazione.
Intanto verranno controllati con sistemi di telecamere gli accessi alle aree pedonali e verrà ancora ricercato il miglioramento dell’arredo urbano.
Oltre a proseguire l’esperienza di bike sharing “Bici in città”, intendiamo fare uno sforzo importante per il completamento dell’esistente Piano organico delle piste ciclabili. Esso dovrà trovare attuazione per stralci annuali, in modo da completare le principali direttrici entro il mandato amministrativo, dotando anche di rastrelliere per la sosta i punti nevralgici della città. A tal fine garantiremo che una quota degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione e dalle sanzioni amministrative per violazioni del Codice della strada sia a ciò dedicata.

Ancora, per incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti all’interno del perimetro urbano, riproporremo la realizzazione a lato del vecchio ponte sul Tanaro di una “mensola” in acciaio e legno che guardi come un balcone verso il fiume e le rocche di Barbaresco. Una “mensola” ciclo-pedonale con una parte coperta sotto la quale alloggiare panchine ed una segnaletica che aiuti ad apprezzare il paesaggio, la sua natura geologica e la sua storia. Questa “mensola” diventerebbe uno straordinario ingresso ad Alba, un luogo di ritrovo ed una occasione formidabile per la città per riappropriarsi di un rapporto positivo col fiume.
Secondo le indicazioni del vigente Piano urbano del traffico, predisporremo nei quartieri delle “aree 30”, al fine di proteggere gli spostamenti ciclopedonali.

Per intensificare la sensibilizzazione degli albesi insisteremo con giornate come “Albainbici” che mettono insieme ecologia, qualità della vita, sport, vita in famiglia. Abbiamo in progetto una pedalata non competitiva nei dintorni di Alba aperta a tutti, grandi e piccini; un ciclosalone a cielo aperto ove i commercianti albesi possano proporre le migliori novità in fatto di due ruote; l’insistenza sulla educazione stradale per i più piccoli e il coinvolgimento delle associazioni sportive. Inoltre, promuoveremo campagne comunicative per favorire gli spostamenti pedonali e ciclabili, a partire dalle scuole e dalle aziende.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico urbano su gomma, abbiamo già definito un progetto di razionalizzazione delle linee di bus urbano e di adeguamento dei mezzi pubblici. Esso prevede una riorganizzazione graduale delle linee esistenti, riducendone la lunghezza e creando percorsi di tipo stellare più brevi, in modo da favorire un’intensificazione delle frequenze. Negli ultimi anni, la riduzione davvero selvaggia delle risorse a noi destinate operata dalla Regione ha obbligato a rimandare a tempi migliori questa ipotesi. Speriamo ora che le risorse finanziarie assegnateci consentano di metterla in atto.

Intanto, in attesa dell’entrata in servizio del nuovo Ospedale di Verduno, predisporremo una nuova linea di trasporto che lo colleghi con Alba e Bra, utilizzando mezzi a bassa produzione di CO2, per il cui acquisto già disponiamo dei necessari finanziamenti.

Tutto ciò avrà come risultato anche il miglioramento dell’aria che respiriamo.

13.

Come è ben noto, la competenza sui servizi sanitari non è competenza operativa diretta dell’Amministrazione comunale, essendo affidata all’Azienda sanitaria locale Cn2. Ma è evidente come il Comune, che attraverso la Conferenza dei sindaci concorre alla definizione degli indirizzi generali di programmazione socio-sanitaria, non possa e non debba disinteressarsene, in quanto sono elemento essenziale per il benessere dei cittadini.

In proposito, vogliamo ribadire con forza, contro ogni tardivo “revisionismo”, la scelta strategica, anche dal punto di vista della migliore utilizzazione delle risorse, di costruire l’Ospedale unico di Verduno. La sua realizzazione è da completare al più presto per garantire buoni servizi ospedalieri ai cittadini di tutta la zona. Ci impegneremo, in collaborazione pure con la Fondazione per il Nuovo Ospedale, a sollecitare la Giunta regionale ad un regolare flusso di finanziamenti per poter conseguire il risultato nei tempi indicati.

Ma ci impegneremo altrettanto perché si superi l’attuale depotenziamento dei primariati e degli organici, in modo che il futuro nosocomio possa effettivamente fornire un servizio di alta qualificazione. A tal fine ci attendiamo dall’Amministrazione regionale una efficace e determinata azione per equilibrare i finanziamenti regionali alle aziende sanitarie, con particolare attenzione alla situazione fortemente sperequata in cui si trova l’Asl Cn2, che continua a ricevere finanziamenti sulla base di una quota capitaria inspiegabilmente ridotta rispetto agli altri territori della Regione Piemonte e, conseguentemente, si trova a dover fare i conti con un tetto di spesa sul personale decisamente insufficiente rispetto alle funzioni assegnatele dal Piano sanitario regionale.

14.

Per il delicatissimo settore della socio-assistenza continueremo a riservare al Comune, tramite l’Assessorato alla famiglia e ai servizi sociali, la gestione dell’assistenza scolastica, dell’asilo nido, della mensa comunale, dei mini alloggi per gli anziani e di tutte le iniziative di svago come soggiorni marini, centri anziani, gite, ecc. Continueremo altresì a sostenere con vigore il Consorzio Socio-assistenziale Alba Langhe Roero, cui è affidata l’assistenza ai minori e alle famiglie, alle vittime di violenza, agli anziani, ai disabili, agli adulti in condizioni di povertà e disagio. Inoltre sarà nostro impegno consentire al Consorzio di farsi carico di tutto quanto riguarda la prevenzione dei minori (estate ragazzi, CAM, centri di incontro) e di quanto possa servire per attività a favore di giovani e adulti residenti (borse lavoro, emergenza abitativa, ecc.).

A sostegno delle fasce più deboli della popolazione che purtroppo continuano ad estendersi dato il perdurare della crisi economica, continueremo, potendo disporre delle necessarie risorse, ad assumere iniziative come il mantenimento delle agevolazioni per mensa, trasporti, e affitti alle famiglie a basso reddito, numerose, di disoccupati e cassaintegrati e il potenziamento del bonus sociale Egea, che consente a molte famiglie di rendere meno pesante la spesa per elettricità, gas e riscaldamento.

Proseguiremo nello stanziamento di risorse per alleggerire in modo consistente l’onere della Tari a favore delle famiglie numerose e di quelle a basso reddito, nonché delle imprese più penalizzate dai parametri di legge imposti dalla tassa.

Insomma, l’impegno per i prossimi anni sarà quello di mantenere in quantità e qualità i servizi sociali resi dal Comune e dal Consorzio socio-assistenziale. Nella piena consapevolezza che contribuiscono alla città solidale tante realtà, la Caritas e le parrocchie, le associazioni di volontariato, le fondazioni, le cooperative sociali, le famiglie, i singoli, le scuole. L’evoluzione economica e sociale richiederà di sviluppare sempre più forme di lavoro in rete per far fronte ai bisogni e di sperimentare nuove forme di collaborazione tra pubblico, privato e privato sociale (associazioni, cooperative sociali, associazioni di categoria) e tra operatori professionali e volontari, di compartecipazione dei beneficiari finali, di fundraising.

Sarà da curare lo scambio fecondo tra l’esperienza degli anziani e la creatività anche tecnologica dei giovani per fondare una solidarietà inter-generazionale che ci sembra fondamentale per l’equilibrata crescita della nostra comunità.

15.

L’Amministrazione sa bene che, nel complesso dei beni culturali che arricchiscono la città, solo una parte sono di proprietà comunale. Il Comune intende quindi continuare ad agire in rete con altri soggetti per la loro conservazione e valorizzazione. È necessario ancora far crescere la consapevolezza e la conoscenza di essi da parte dei cittadini, dalle scuole agli operatori commerciali, perché possano fruirne, riconoscerne il potenziale economico e diventare parte attiva nella loro promozione e salvaguardia.

In quest’ottica, sarà consolidato e promosso il nuovo sistema museale integrato che riunisce il Museo civico “Eusebio”, il Museo della Cattedrale, il Centro studi “Fenoglio” e il Centro culturale “San Giuseppe” con l’istituzione di un biglietto unico di accesso, scontato, a tutte le strutture. Saranno altresì valorizzati gli itinerari che fanno conoscere la città e i suoi dintorni attraverso diverse chiavi di lettura (itinerari fenogliani, Alba panoramica, itinerario archeologico, beni culturali segnalati dalla cartellonistica) ed i circuiti che uniscono il Duomo di Alba alle chiese romaniche delle Langhe e le testimonianze della romanità di Alba con quelle di Bra, Pollenzo e Benevagienna.
Si proseguirà a sostenere e valorizzare le istituzioni culturali del Comune: la Biblioteca civica, il Museo civico, il civico Istituto musicale (che proprio nei prossimi giorni entrerà nella sua nuova sede), il Teatro Sociale. Nonostante la forte carenza di risorse e le sempre più esigue dotazioni di personale, ne vogliamo mantenere il carattere vivace e propositivo, garantendo sempre i servizi di base di ciascuna istituzione.
Concluderemo nei prossimi giorni la realizzazione di quello che abbiamo definito “Museo diffuso Pinot Gallizio”, con l’esposizione permanente – grazie anche alla generosa collaborazione dell’”Archivio Gallizio” – di opere del nostro grande pittore in vari edifici comunali.
L’Assessorato alla cultura – di cui abbiamo voluto confermare il felice abbinamento a quello del Turismo – continuerà a monitorare e censire le attività promosse in campo culturale dalle varie associazioni sul territorio e ad essere, come è stato negli ultimi anni, un vero e proprio crocevia di informazioni, contatti, collaborazioni tra enti.
Fatte salve le continue esigenze di aggiustamento migliorativo dei vari format, intendiamo confermare iniziative come la “Primavera della cultura, del gusto e del vino” e la “Notte bianca delle librerie”.

16.
Il comparto turistico è divenuto sempre più importante per la nostra economia. E, nel corso degli ultimi anni, si è parecchio estesa la “stagione” turistica, che va ora da aprile fino a tutto novembre. Ciò ci impegna a potenziare le occasioni di intrattenimento anche culturale nel periodo estivo, mentre ci invita a non trascurare offerte di grande attrattività anche nel periodo invernale. In questo molta gratitudine dobbiamo alla “Fondazione Ferrero” per la grande mostra che allestisce biennalmente. La “Fiera del tartufo”, sempre più internazionale e più lunga, contenitore di successo di eventi enogastronomici, folkloristici, culturali, sportivi, funge per parte sua da traino per l’intero autunno.
Tutta questa attività richiede, pur in una stagione di incertezza sulle risorse, una sempre più anticipata programmazione, in accordo con i diversi protagonisti e partner, in alcuni casi addirittura pluriennale. Sarà quindi necessario coordinare in modo sempre più stretto, anche sul piano organizzativo, le attività dell’Assessorato alla cultura ed al turismo (di cui è assolutamente prioritario potenziare le strutture operative) con quelle dell’Ente Fiera del tartufo.
Intendiamo partecipare al progetto promosso dalle due ATL della Provincia con il sostegno della Fondazione CRC e della Camera di Commercio per la promozione del turismo outdoor, sviluppando l’utilizzo di tecnologie innovative. Ci impegneremo ad ampliare la presenza di Alba nel mercato molto appetibile del “turismo congressuale”. Per migliorare, a tale scopo, la nostra offerta, porremo allo studio la possibilità di un ampliamento del palazzo Mostre e congressi di piazza Medford.
Il grande risultato ottenuto con l’iscrizione dei nostri paesaggi vitivinicoli nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco richiede ora una gestione particolarmente attenta. Da un lato per quanto concerne la cura del paesaggio, onde evitare ogni ulteriore offesa ed anzi cercare di cancellare o almeno di mitigare gli obbrobri che ci hanno impedito di estendere la protezione Unesco a porzioni più vaste del territorio. Dall’altro per organizzare una discreta ma efficace azione di sfruttamento turistico di questa nostra nuova situazione, sapendo rinunciare ad ogni intenzione di avida e veloce speculazione ma cercando di elevare il tipo di clientela con una offerta che sia consona alle sue esigenze ed ai suoi gusti. Tutto ciò richiede un lavoro coordinato, che non può non essere affidato alla regia della Regione ed in cui Alba deve pretendere di ricoprire un ruolo da protagonista.
In questo settore il Comune continuerà ad agire – in sintonia con gli operatori privati – come significativa parte dell’Ente turismo Alba, Bra, Langhe e Roero. Con il suo coordinamento cercheremo di sfruttare al massimo la straordinaria occasione di vetrina e di sviluppo che viene offerta dall’Expo 2015.

17.
In tema di tartufo, vini e grandi prodotti del nostro territorio, tendiamo porre particolare attenzione in queste direzioni:
– la tutela e l’estensione delle aree tartufigene e la garanzia della qualità del tartufo nella Fiera e nel circuito dei ristoranti, per continuare ad essere per professionalità e saperi una sorta di vero e proprio “distretto del tartufo bianco”;
– la valorizzazione del tartufo nero Piemonte nella gastronomia;
– il mantenimento di un alto livello di qualità dell’enogastronomia sia nei ristoranti più prestigiosi sia nelle trattorie;
– lo sviluppo della capacità professionale di accoglienza, compresa la diffusa conoscenza delle lingue;
– il coordinamento delle manifestazioni e delle iniziative promozionali con il territorio, le enoteche, il circuito dei castelli, le associazioni, i consorzi dei produttori vinicoli e con la Regione Piemonte per la promozione internazionale;
– il coordinamento con il territorio delle mostre e degli eventi culturali più importanti;
– l’utilizzo della denominazione “Alba” nei prodotti, in particolare seguendo il possibile processo di riordino delle denominazioni d’origine vinicole che contengono il nome della nostra città.

18.
Un grande contributo al benessere comunitario proviene dallo sport. Tutti i cittadini devono potervi accedere. È importante, pertanto, tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport ricopre per i giovani, per le diverse abilità e per quanti provengono da contesti sfavoriti. Lo sport facilita l’integrazione dei migranti e delle persone d’origine straniera nella società e sostiene il dialogo interculturale. Affermare una nuova cultura dello sport come “sport di cittadinanza” significa pensare alla pratica sportiva e alle infrastrutture, dagli impianti agli spazi per il gioco libero e lo sport all’aria aperta, nei termini di una proposta modulata e differenziata che risponda alle diverse esigenze.
Di tutto ciò l’Amministrazione comunale è sempre stata consapevole, favorendo nel tempo il costituirsi di numerose associazioni sportive e dotando la città di un complesso imponente di impianti sportivi. Non solo, ma anche indirizzando la propria azione ai dettami della “Carta etica dello sport”, che dovrà trovare completa attuazione in tutti i suoi aspetti, sollecitando buone pratiche a tutti i soggetti, istituzioni pubbliche e associazioni sportive.
Ora, mentre non può venir meno l’attenzione a mantenere il patrimonio accumulato, assicurandone la migliore manutenzione ed adeguandolo alle mutevoli esigenze delle diverse discipline, è doveroso studiare i modi per ottimizzarne le modalità di utilizzo, anche per evitare duplicazioni inutili e costose. Cercheremo di seguire la strada avviata con la costituzione dell’”Accademia calcio Alba”, in modo da esaltare le possibili sinergie tra le realtà esistenti in vista di una minore dispersione delle forze, di una riduzione dei costi (necessaria in una fase in cui anche i proventi da sponsorizzazioni sono in sensibile calo) e di un più efficace utilizzo degli impianti. Indispensabile a tal fine ci pare una maggior collaborazione fra il Comune, le associazioni sportive, le scuole, gli oratori, gli Enti di promozione sportiva e quelli preposti alla salute dei praticanti. Con loro vorremmo creare un “comitato sportivo cittadino”, in grado di dare attuazione concreta alla “Carta etica”.
Nel settore delle attrezzature per lo sport, procederemo alla copertura della piattaforma per pattinaggio presso l’impianto sportivo “Paolo Brusco” ed a realizzare una piattaforma sportiva esterna alle scuole del Mussotto.

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Per una città che sia pronta ai necessari cambiamenti, permettendo a tutti i suoi cittadini di esserne protagonisti, assolutamente di primario rilievo è l’attenzione verso la scuola.
È importante avere strutture scolastiche sicure e adeguate. Grazie al sostegno di enti pubblici e privati ci è già stato possibile fare tantissimo in questa direzione. Ora intendiamo proseguire il cammino intrapreso, sia utilizzando i fondi recentemente messi a disposizione dal Governo nell’ambito del progetto “Scuolesicure” sia richiedendo l’assegnazione di risorse provenienti dall’8 ‰ di gestione statale. Contiamo così di completare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e per l’adeguamento normativo di tutti gli edifici scolastici di pertinenza comunale.
Come primo di tutti gli obiettivi rimane comunque la realizzazione, utilizzando fondi di cui disponiamo, della nuova Scuola media della Moretta. Non possiamo attendere ulteriormente, considerata anche la pesante inadeguatezza dell’attuale sede in via San Paolo.
Non potremo non seguire con particolare attenzione gli interventi edilizi per le scuole superiori, che sono di competenza della Provincia. La recente acquisizione a titolo gratuito dal Demanio dell’intera area della ex-caserma “Govone” consentirà di affrontare con un progetto unitario la sistemazione del polo scolastico di cui fanno parte la scuola media Macrino, i licei “Cocito” e “Gallizio”, l’Istituto tecnico “Einaudi” e due palestre.
Oltre agli interventi infrastrutturali, proseguiremo nel sostegno per l’autonomia degli alunni disabili, nel supporto alle attività di orientamento ed a quelle volte a contrastare la dispersione scolastica, nell’appoggio alle reti di scuole nate attorno ai progetti di innovazione scolastica e di educazione alla cittadinanza finanziati dalla Fondazione CRC, molto partecipati dalle scuole dell’Albese.
Seguiremo da vicino l’avvio ad Alba del Cpia, centro di istruzione per gli adulti che consente il conseguimento del titolo di istruzione di scuola primaria, media e superiore e rilascia la certificazione della conoscenza della lingua italiana, sostituendo il CTP che ha svolto negli anni scorsi una preziosa funzione. Ci piacerebbe, parlando di interventi formativi indirizzati agli adulti, progettare corsi di educazione civica, che rinsaldino il senso di appartenenza ad una comunità, ai suoi valori di legalità, alle sue modalità di ordinata convivenza.
Continueremo, nonostante il mai abbastanza deprecato tirarsi indietro della Provincia, a sostenere il corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell’Università di Torino.
Seguiremo da vicino l’APRO, partecipata dal Comune, che – risanata – costituisce una preziosa istituzione per la formazione professionale in tutte le sue forme, dai ragazzi ai giovani post-diploma alla formazione continua e permanente.

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Prepararsi ai cambiamenti comporta anche l’esigenza di disporre di infrastrutture tecnologiche adeguate.
In questo senso un obiettivo non più rinviabile è quello di far giungere ad Alba la fibra ottica tramite la rete autostradale e di completare il cablaggio della città. Intendiamo estendere la copertura WI-FI nel centro urbano, ma anche migliorare la connettività alla rete nelle frazioni, per evitare il digital divide e non penalizzare le imprese là dislocate.
Ma l’innovazione risiede anche nella continua ricerca di nuove idee/soluzioni che migliorino le organizzazioni, i prodotti o i servizi, sui quali promuovere momenti di confronto tra i diversi soggetti; e l’innovazione riguarda la valorizzazione delle risorse umane e il reclutamento di giovani talenti.

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Il nostro territorio ha retto meglio di altri a questa lunga crisi grazie alla tenuta di una parte del nostro manifatturiero e alla crescita dell’agroindustria e del turismo. Tuttavia l’edilizia, una parte del manifatturiero e qualche realtà del terziario anche da noi hanno incontrato forti difficoltà con alcuni ridimensionamenti e chiusure, che si sono duramente ripercossi sulle possibilità dei giovani di trovare lavoro.
L’Amministrazione intende proseguire l’esperienza del Tavolo per il lavoro per affrontare le emergenze occupazionali che si sono create, coinvolgendo anche – ove possibile – le banche.

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Nelle prossime settimane celebreremo con la dovuta solennità due ricorrenze legate a momenti forti della storia recente della città: i settant’anni della repubblica di Alba, che nell’ottobre 1944 segnò la presa di coscienza del significato della libertà, e i vent’anni dalla grande alluvione del 1994, che ci rese consapevoli della necessaria sostenibilità dello sviluppo. I valori insiti in queste memorie sono parte integrante dello spirito con cui ho sempre affrontato, e continuerò ad affrontare, il mio mandato di amministratore.
Ma il nostro sguardo non può solo rivolgersi al passato. C’è un futuro da costruire, un futuro che sta già crescendo dentro di noi e che esige da ciascuno consapevolezza, apertura mentale, coraggio di decisioni.
Alba è diventata nell’ultimo quindicennio una città sempre più connotata dalla presenza di persone delle più diverse provenienze. Esse hanno contribuito e contribuiscono al nostro benessere, anche se molti ancora si ostinano a non vederlo e leggono quella presenza solo sotto il segno del pericolo. Noi pensiamo che così non deve essere, anche se ovviamente è necessario restare in guardia contro ogni forma di delinquenza, di origine sia “nostrana” che “forestiera”. Quelle persone lavorano nelle nostre fabbriche e nelle nostre vigne, aiutano i nostri anziani e le nostre famiglie. I loro bambini popolano sempre più numerosi le nostre scuole ed i nostri campi sportivi. Stanno, in numero sempre crescente, diventando a pieno titolo nostri concittadini. Quasi 500 nell’ultimo quinquennio hanno prestato il loro giuramento come nuovi cittadini italiani.
Le Amministrazioni cittadine che si sono succedute nel tempo hanno molto e bene lavorato per preparare la loro integrazione nella nostra comunità. Su questo cammino noi intendiamo procedere.
In questo modo costruiremo l’Alba di domani, quella che, con la sua diversità, garantirà la continuazione della nostre tradizioni e la preservazione delle nostre migliori caratteristiche.

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