Sicurezza dei cittadini – 17/6/15 prima serata alla SCUOLA di DEMOCRAZIA – relatore dott.re Marco Bertoluzzo
Come reso noto dal Sindaco durante il consiglio comunale del 26 giugno, all’interno dell’Amministrazione Albese si stanno ponendo le basi per un progetto definito “città sicura”, a cui il consigliere Foglino Leopoldo è stato delegato. Accogliamo molto positivamente la notizia, siamo dell’avviso che il tema sicurezza non debba essere cavalcato a fini strumentali, tantomeno sottovalutato, ma affrontato quotidianamente con estrema serietà e professionalità.
Il gruppo consigliare del PD ha, non a caso, deciso di iniziare il percorso formativo di Scuola di Democrazia (una serie di incontri rivolti all’approfondimento e alla formazione rispetto a temi di centrale importanza) con una serata dedicata alla Sicurezza dei cittadini, relatore il dott.re Marco Bertoluzzo noto criminologo e direttore del Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero.
Possiamo definire Alba una città sicura? I dati pubblicati dal Censis fotografano un tasso di criminalità in decrescita; i fatti raccontano di un lavoro esemplare delle forze dell’ordine che, nei primi mesi dell’anno, ha permesso di arrestare i responsabili delle aggressioni a due concittadine albesi e a una coppia residente a Roddi entro brevissimo tempo.
Alcuni di noi percepiscono un senso di insicurezza maggiore rispetto al passato, esso prescinde dalle statistiche e dagli arresti, è legato agli eventi che per gravità o vicinanza scaturiscono la nostra emotività e paura.
Dobbiamo però sottolineare come per professionisti esperti quale il Dottor Bertoluzzo, che ha lavorato in città difficili e quartieri a rischio, la nostra Alba appaia una realtà che merita di essere presa ad esempio. Esempio in termini di capacità da parte delle amministrazioni che si sono succedute negli anni di curare il decoro urbano, laddove vi sia attenzione e presidio del territorio i soggetti sono disincentivati dal delinquere; investendo le risorse umane e finanziarie nella cura del bene comune e della civile convivenza si ottengono risultati migliori rispetto al solo uso di misure repressive. Esempio di solidarietà e senso di appartenenza, una comunità coesa risulta difficilmente permeabile, atteggiamenti di vicinanza e aiuto reciproco ci fanno sentire tutelati.
Ciononostante il nostro territorio non è in assoluto immune da rischi e crimini, il livello di attenzione è sempre alto, ragione per cui l’Amministrazione ha deciso di dotarsi di un organo così importante e dedito alla tutela di uno dei diritti fondamentali per i cittadini albesi: sentirsi sempre sicuri all’interno della propria città.