Crisi di Governo

Di fronte alla crisi di governo, non possiamo che manifestare il nostro sconcerto. Non era il momento per spostare l’attenzione dai molti problemi che l’Italia sta attraversando, dalle questioni legate alla pandemia a quelle economiche. La reazione internazionale osservata sulle principali testate, l’andamento odierno della borsa e l’aumento dello spread sono un segnale inequivocabile.Tuttavia, non sprechiamo questo momento.

Troppe sono le urgenze e troppo alta la sfida per mancarla. Usiamo questa occasione, qualsiasi sarà la soluzione adottata, per mettere le migliori menti a capo del nostro governo. Abbiamo bisogno di rafforzare il Piano Vaccini, il vero antidoto per arrivare alle riaperture tanto attese da commercianti e artigiani e ridurre i danni economici. L’attuale Piano, come ha sottolineato nei giorni scorsi anche Carlo Cottarelli, si propone obiettivi troppo modesti in termini di tempistica. Abbiamo bisogno di procedere più velocemente, con più vaccini, più personale e un numero maggiore di persone vaccinate per giorno.

Serve un Recovery Plan che lanci l’Italia nei prossimi anni. Occorre velocità, come sottolineava ieri la Lagarde, buone idee e, subito dopo, capacità di spesa e di raggiungere gli obiettivi prefissi. Solo così, usando le parole di Draghi, creeremo debito buono a salvaguardia delle future generazioni. Il termine del 30 aprile per la presentazione del Piano a Bruxelles si avvicina, non possiamo tardare – a causa della crisi di Governo – i passaggi nelle Commissioni parlamentari e con le parti sociali, la predisposizione dei provvedimenti integrativi e via dicendo.

Abbiamo bisogno di sostenere l’Italia affaticata, che non riesce a lavorare, con sostegni che siano adeguati, dignitosi e tempestivi. Ci servono modelli, capaci di dare l’esempio, di infondere coraggio perché la responsabilità della lunga traversata pandemica è sulle spalle di tutti e nella responsabilità di ognuno: distanziamento, mascherina e igienizzazione non sono un calvario ma una possibilità per aprire molti spazi, la scuola in primis. Gli impegni internazionali, a partire dal G20, richiedono una leadership piena e operativa. Ecco, è vero. Avremmo preferito vivere giorni diversi. Ci sarebbe piaciuto vedere meno personalismi. Avremmo evitato questa situazione di impasse. Ma qui siamo. Mutiamo il momento in opportunità. E facciamolo in fretta.

14/01/2021

La Segreteria del Circolo PD di Alba

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