Parte da Alba la controffensiva del PD cuneese

Il Circolo albese ha incontrato i vertici provinciali del partito il 18 luglio scorso. Al centro del dibattito la situazione politica nazionale e i suoi risvolti locali

Si è tenuto mercoledì 18 luglio un partecipato Direttivo del Circolo del PD albese, insieme al Segretario provinciale Flavio Manavella, al vice-segretario provinciale Maria Peano e al Presidente dell’Assemblea Claudio Tibaldi.

Ci si è confrontati sulla situazione politica attuale, sullo stato di salute del Partito Democratico e sui prossimi appuntamenti elettorali.

In apertura William Revello, segretario del Circolo albese ha inquadrato la sera nella prospettiva della situazione politica nazionale: “Siamo arrivati al superamento della verità, alla scomparsa dei fatti. Oggi conta la percezione, più che il dato oggettivo. Tito Boeri ha affermato che i dati non si fanno intimidire ma più forte è stata la voce di chi lo ha attaccato dicendo che viveva su Marte. Quanti credono che i reati sono in aumento negli ultimi anni? Quanti credono a percentuali altissime di profughi sui nostri territori? Un lungo cammino per un partito che decida di non utilizzare un approccio ideologico e populista, ma si proponga di affrontare e gestire problemi complessi. Io non sono per andare oltre il PD ma per tornare alla radici del PD, con una nuova proposta aggregativa, riformatrice, europeista e democratica”.

Il nostro impegno è di visitare tutti i circoli. Siamo partiti da Alba, da uno dei Circoli più grandi della Provincia – ha sostenuto Flavio Manavella – ­ Siamo in una fase post ideologica. Non c’è più il voto di appartenenza e l’elettore si comporta come un consumatore, in modo più istintivo. Ma fino a quando reggerà questo modo di fare politica? Usiamo questo periodo per elaborare buona politica. Facciamo sentire di più la voce dei territori, per avere un partito più autorevole e riconosciuto, partendo dal Congresso regionale del prossimo autunno, prima di quello nazionale”. Maria Peano, ha dichiarato: “Riprendiamo ad ascoltare la gente, torniamo nelle strade, apriamo i nostri Circoli. Ripensiamo il nostro partito, con una forma più leggera e snella. Manteniamoci uniti, come stiamo facendo in questi giorni intorno al Sindaco di Saluzzo Calderoni. In Regione, come Partito Democratico e maggioranza, stiamo sostenendo una modifica della legge elettorale, per introdurre la doppia preferenza di genere, sulla scorta di ciò che avviene nei Comuni.

Nel confronto seguito alle relazioni iniziali, si è parlato di sviluppo quale strada per redistribuire ricchezza e ridurre le diseguaglianze. Del ruolo ancora attuale dei partiti nelle democrazie occidentali. Della necessità di aprire un grande dibattito di pensiero e non correntizio dentro il Partito Democratico. Del superamento della politica fatta con soli slogan. Della necessità di una nuova fase politica, di nuove divisioni e nuove unità. Della necessità di un partito più snello, capace di valorizzare la sua forza, rappresentata dalla rete dei circoli.

Si è sottolineata l’importanza dell’Europa per l’Italia e il nostro futuro, con un progetto comunitario che deve essere rilanciato, a partire da una fiscalità comune a tutti i Paesi. Si è richiamata la Costituzione che, da sola, è un programma politico completo: beni comuni, welfare, cooperazione.

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